Didattica della musica

SCUOLA DI DIDATTICA DELLA MUSICA
(anni 4)
Docenti: Fabrizio BARCHI, Luigia BERTI, Domenico Antonio D'ALESSANDRO, Antonio IAFIGLIOLA, Lorenzo RAULLI

La Scuola di Didattica della musica, istituita con D.M. nel 1992, ha durata quadriennale e prevede cinque insegnamenti, senza distinzione tra principali e complementari: Pedagogia musicale, Elementi di composizione per la didattica, Direzione di coro e repertorio corale, Storia della musica per la didattica, Pratica della lettura vocale e pianistica. Tutti questi insegnamenti hanno durata quadriennale. L'ammissione ai corsi avviene mediante esami, con il possesso da parte dei candidati di un diploma di Conservatorio, ovvero con l'ammissione al 9° anno di una scuola decennale di Conservatorio o il possesso del diploma di maturità artistica ad indirizzo musicale conseguito presso uno dei licei musicali sperimentali funzionanti presso i Conservatori. Non è consentita l'ammissione al 2°, 3°, 4° anno. Possono essere ammessi al 4° anno soltanto coloro che si trovino in possesso dell'attestato conseguito a conclusione dell'ex corso straordinario triennale di didattica della musica. Gli esami consistono in un colloquio e contestuali prove musicali. I relativi programmi sono definiti annualmente e sono disponibili presso la segreteria del Conservatorio. Il passaggio all'anno successivo della Scuola avviene per esami che si articolano in cinque prove, una per ciascuna disciplina, e vertono sui programmi svolti.

PROGRAMMA DEGLI ESAMI DI DIPLOMA
(PROGRAMMA MINISTERIALE)


1) Prova scritta su una terna di temi proposti dalla Commissione in merito alle principali questioni psico- pedagogiche-didattiche riferite all'insegnamento dell'educazione al suono e dell'educazione musicale nella scuola primaria e secondaria (durata della prova: 6 ore).

2) Composizione di un brano polifonico a tre voci con accompagnamento strumentale su un testo poetico scelto tra una terna proposta dalla Commissione (durata della prova: 8 ore). La composizione deve essere sviluppata in modo compatibile con le caratteristiche vocali e strumentali degli alunni delle scuole di istruzione primaria e secondaria.

3) Prove orali e pratiche:
a) discussione sulla 1 prova scritta;
b) discussione sulla 2 prova scritta;
c) esecuzione al pianoforte, concertazione e direzione corale (con coro di bambini in età dell'obbligo scolastico) della composizione oggetto della 2 prova scritta;
d) verifica delle conoscenze metodologiche e pratiche relative all'uso della voce a fini educativi;
e) completamento, sviluppo, intonazione ed accompagnamento pianistico estemporaneo di un frammento melodico scelto dalla Commissione;
f) impostazione di uno o più metodi di analisi con riferimento alla composizione oggetto della 2 prova scritta e con riferimento ad un brano musicale proposto dalla Commissione e per il quale il candidato elaborerà una riproduzione sintetica al pianoforte motivandone le scelte nell'ottica dell'utilizzo didattico con inquadramento storico- stilistico, anche alla luce delle modificazioni delle tecniche compositive studiate;
g) discussione delle metodologie di indagine storico-musicale anche in rapporto alle esigenze didattiche della scuola primaria e secondaria.

Agli esami di diploma non sono ammessi alunni privatisti.

Nella Scuola di Didattica della musica i programmi annuali non sono definiti dal Ministero ma vengono stabiliti dai Docenti.
Il D.M. che regola il funzionamento della Scuola indica infatti soltanto gli orientamenti didattici per ciascuna disciplina: ciò appare naturale se si considera il carattere di specializzazione della Scuola che si colloca nella fascia superiore degli studi e richiede l'approfondimento che, per talune materie, soltanto la trattazione monografica consente.

Pedagogia musicale
Docente: Sandra FORTUNA

L'insegnamento intende fornire all'alunno le fondamentali conoscenze di psicologia, pedagogia, didattica generale, nonché della didattica nell'educazione musicale nella scuola primaria e secondaria.
Condizione principale è la chiara coscienza delle funzioni e dell'uso della musica in sede educativa.
L'allievo deve acquisire la padronanza di contenuti, metodi, tecniche, sussidi, strumenti di verifica; deve inoltre conoscere i principi fondamentali della programmazione e saper redigere articolati itinerari di apprendimento.
Il lavoro sarà condotto attraverso un esercizio individuale e collettivo di studio dei problemi, di ricerca teorica anche sulla letteratura esistente, di sperimentazione diretta in classe e di elaborazione di materiali e progetti didattici, di tirocinio informale con gruppi di diversa età scolare.

Elementi di Composizione per la didattica
Docente: Antonio IAFIGLIOLA

L'insegnamento tende a sviluppare nel discente le capacità di competenza nella pratica della Composizione, dell'Analisi e della Improvvisazione, al fine di realizzare opportuni repertori connessi con gli obiettivi didattico-educativi della scuola secondaria.
A tale scopo i percorsi compositivi nella loro completa articolazione armonico-contrappuntistico-formale saranno acquisiti attraverso l'attività teorico-pratica non disgiunta dalla osservazione analitica di opere utili all'impiego didattico.
Il programma, nei tre settori menzionati, va realizzato secondo graduale evoluzione e approfondimento. In ogni caso le tre attività saranno condotte congiuntamente e in reciproco rapporto tra loro.

a) Armonizzazioni di melodie di diversi stili e varie forme di accompagnamento. Composizioni di brani nelle diverse forme (binaria, ternaria, Rondò, Variazioni, Canone, ecc.).
Elaborazioni vocali su canto dato o su melodie di estrazione popolare.
Elaborazione e stesura di partiture scolastiche con strumentario Orff e/o con materiali sonori di varia provenienza.
Composizioni per coro di voci bianche o per coro misto con particolare riguardo al testo verbale.
Composizioni a 2, a 3, a 4 voci con accompagnamento strumentale, su testo dato, con relative motivazioni circa le scelte e le tecniche adottate.
Elaborazioni a carattere didattico fino ai sistemi post-tonali.
b) Analisi dal punto di vista ritmico, formale, fraseologico, strutturale, storico ed estetico di composizioni di varie epoche e stili.
c) Tecniche della strumentazione.
Sarà curata costantemente la pratica dell'improvvisazione con l'impiego degli strumenti a disposizione (con particolare riguardo alle percussioni intonate e/o non) e della voce al fine di far maturare nell'allievo quelle capacità di estemporaneo impiego didattico dei materiali musicali.

Direzione di Coro e Repertorio corale
Docente: Frabrizio BARCHI
Questo insegnamento ha come fine quello di potenziare le capacità educative dello studente attraverso l'uso della voce, del canto e della gestualità. La pratica che ne deriva favorisce inoltre la formazione dell'orecchio, lo sviluppo del gusto, l'attività vocale collettiva, la ricerca di risorse foniche ed espressive.
Le finalità di cui sopra si raggiungono sulla base dei seguenti itinerari:

1) Tecnica vocale e didattica del canto
Anatomia e fisiologia dell'apparato vocale; organi e tecniche della respirazione; emissione e risonanza; appoggio nel canto; articolazione vocale e consonantica; intonazione e copertura della voce; la voce infantile e relativi problemi; classificazione delle voci; riconoscimento e definizione delle caratteristiche di una voce sotto il profilo del timbro, della pronuncia, dell'articolazione, ecc.; voce parlata e cantata; pronuncia e dizione; pratiche della respirazione misurata; vocalizzi; il canto a prima vista; il canto spontaneo; il canto per imitazione; la memorizzazione, ecc.

2) Tecnica della direzione corale
La direzione chironomica attraverso sistemi e notazioni funzionali; la direzione accademica; gestualità nei suoi momenti di preparazione, attacco e conclusione; tempi semplici e composti; il gesto nella dinamica e nella agogica: tecnica e pratica della concertazione; istruzione delle parti; studio e analisi della partitura; rapporto fra testo e musica.

3) Repertorio corale
Conoscenza delle più importanti composizioni per voci bianche e miste; criteri della rispettiva utilizzazione in ambito didattico. Canto monodico a cappella e con accompagnamento. Repertorio popolare e classico polifonico a 2, 3, 4 voci. Elementi di improvvisazione vocale; repertorio in lingua straniera; canti pentatonici, modali, tonali e nei sistemi odierni, cori parlati su testi dati o improvvisati; canti collegati alla gestualità, al ritmo, all'attività motoria.

Storia della musica per la Didattica
Docente: Domenico Antonio D'ALESSANDRO

Obiettivo di questo insegnamento è l'acquisizione di criteri metodologici e di contenuti che consentano di condurre operativamente un percorso storico musicale.
I momenti attraverso i quali si realizza il suddetto obiettivo sono i seguenti:

1) Acquisizione della metodologia di indagine storico-musicale e degli strumenti bibliografici, audiovisivi, semiologici, analitici e critico-interpretativi.

2) Metodi e sistemi di alfabetizzazione lessicale e concettuale per percorrere un iter storico-musicale, chiarendo elementi fondamentali quali: culture e sistemi musicali; oralità e scrittura; musica eurocentrica ed extraeuropea; musica popolare e musica colta; il concetto di forma e di stile; le più importanti forme musicali; interazioni tra committenza e generi musicali; occasioni, impieghi e funzioni; le figure del compositore e dell'esecutore; luoghi di produzione e di fruizione della musica; ricezione, diffusione e consumo; interazione tra modificazioni delle scritture, delle tecniche compositive e degli stili musicali; evoluzione degli strumenti musicali e prassi esecutiva.

3) Contenuti storico-musicali applicabili alle diverse epoche e funzionali all'acquisizione di una coscienza storica:
a) analisi del panorama storico, sociale, culturale dei vari periodi, facendone emergere le coordinate musicali più significative; problemi di periodizzazione;
b) studio delle principali situazioni di produzione/fruizione musicale dei vari periodi e delle funzioni ed usi ai quali la musica doveva assolvere, con particolare riferimento ai generi, alle tecniche ed agli strumenti musicali in uso, alle più importanti figure di musicisti ed alle opere più significative delle singole epoche;
c) riflessione sui dati raccolti confrontando i discorsi musicali con quelli di altre espressioni artistiche e culturali dell'epoca e cogliendo i legami fra un'opera musicale ed altre che cronologicamente la precedono o la seguono.
1) Studio dei principali metodi di analisi musicale e delle modificazioni delle tecniche compositive, con relativi ascolti.

4) Utilizzo didattico delle competenze acquisite, con particolare riferimento alla formazione di ipotesi di lavoro e di percorsi storico- musicali che utilizzino concetti chiave, ricerca ed elaborazione delle informazioni, concettualizzazione storica, parametri, analogie e differenze linguistiche come elementi di comprensione critica.


Pratica della Lettura vocale e pianistica
Docente: Lorenzo RAULLI

L'insegnamento è destinato alla conoscenza pratica dei vari repertori musicali tramite la voce e la trasposizione al pianoforte (suonare, cantare, trasportare, ridurre, adattare, arrangiare estemporaneamente, ecc.) e tende alla acquisizione di una lettura funzionale e non solo riproduttiva, costantemente proiettata in sede dì applicazione didattica agli scopi educativi che caratterizzano l'intera Scuola di Didattica. L'insegnamento si articola nei seguenti percorsi:

1 - Lettura del repertorio vocale
- Brani da due a più voci, anche in chiavi antiche, dalla letteratura frottolistica tardo - quattrocentesca attraverso la polifonia rinascimentale e barocca fino alle espressioni classiche e moderne.
- Intonazione di canti con accompagnamento pianistico (originale, ridotto o improvvisato) di qualsiasi epoca e genere (Opera, Oratorio, Lied, Cantata, canti tradizionali, ecc.).
- Pratica del trasporto.

2 - Lettura del repertorio strumentale
- Brani a quattro mani e per due pianoforti sia in originale che in trascrizione.
- Graduale accostamento alle partiture cameristiche e sinfoniche.

3 - Pratica della improvvisazione
- Realizzazione al pianoforte di accordi fondamentali, rivolti, settime, cadenze, modulazioni, brevi schemi armonici, condotta delle parti, armonizzazione a prima vista di melodie date.
- Individuazione delle caratteristiche strutturali di linee melodiche (suoni principali e secondari, accenti, attrazioni, ritmi, ecc.).
- Individuazione delle armonie portanti e relativo concatenamento.
- Scelta del basso e completamento dell'accompagnamento pianistico.
- Realizzazione di brevi pedali.
- Pratica del Basso Continuo.
- Concatenamenti armonici nelle varie forme di improvvisazione (variazioni, preludio, ecc.).
- Modulazioni ad accordi, con fioritura ed elaborazione melodica.

4 - Analisi
- Individuazione degli elementi strutturali primari (ritmica, incisi, cadenze, fraseggio, ecc.) nel percorso dalle forme più semplici fino alle grandi compagini sinfonico-corali.
- Metodologie della trasposizione al pianoforte di brani vocali e/o strumentali a più parti.
- Studio della strumentazione di alcune trascrizioni orchestrali tratte dalla letteratura pianistica.
- Strumentazione per semplici organici (didattici) di brani pianistici e polifonico-vocali

 

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